Sono ancora sotto la lente dei ricercatori i frammenti di meteorite caduto a Cavezzo nella notte di Capodanno, ma hanno già iniziato a svelare qualcosa di sé. Lo fa sapere il geologo dell’Università di Firenze Giovanni Pratesi, annunciando che stando alle prime analisi probabilmente si tratta di condrite, ovvero una meteorite risalente ai primi milioni di anni di vita del Sistema solare. Un oggetto che si è formato quindi, oltre 4,5 miliardi di anni fa. Grazie ai dati forniti dalla rete Prisma, la stessa che ha permesso di scoprire il punto di caduta dei frammenti, i ricercatori hanno già tracciato una possibile orbita del bolide. Il meteoroide che ne è all’origine sembra provenire dalla zona interna della Fascia degli asteroidi. Il tutto però è ancora al condizionale perché serviranno ulteriori analisi per avere i dati definitivi. Intanto ciò che i ricercatori dell’università di Firenze e del Mema, il centro di microscopia elettronica e microanalisi, affermano con certezza è che non hanno mai avuto l’occasione di studiare un oggetto così fresco. Il tempo che intercorre tra la caduta e le prime analisi è infatti fondamentale perché in breve tempo molte informazioni contenute in questi oggetti si disperdono. Per ora i frammenti raccolti a Cavezzo sono due, ma dal tipo di frammentazione si sospetta che nella stessa zona ce ne sia un terzo. Gli esperti consigliano a chiunque dovesse trovarlo, di raccoglierlo utilizzando guanti in plastica usa e getta e non a mani nude, per evitare la contaminazione.