È di 20 giorni la prognosi di Maria Maccaferri, la donna gravemente ferita alla gola dal marito a colpi di coltello. L’86enne di Massa Finalese è viva e si riprenderà, ma per ora rimane sotto osservazione all’ospedale Maggiore di Bologna anche in ragione delle condizioni di salute in cui verteva prima del tentato omicidio. L’anziana era infatti costretta a letto dalla demenza senile da almeno due anni, ma i vicini sostengono di non averla più vista uscire di casa anche da più tempo. Una situazione irreversibile, quella della donna, che a causa della malattia pare fosse incapace addirittura di riconoscere i suoi cari. Il movente dietro al gesto violento del marito, Lorenzo Simoni, sembra sia legato proprio alle difficili condizioni a cui la malattia della moglie aveva costretto la coppia, da tutti descritta come molto unita. Nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle 14, mentre la badante era al piano superiore della loro casa in via Buozzi 11, Simoni ha afferrato un grosso coltello ed ha colpito la moglie alla gola con un fendente. Le urla di lei hanno richiamato l’attenzione della badante, che ha dato l’allarme. All’arrivo dei Carabinieri sembra che Simoni abbia cercato di togliersi la vita. Fermato dai militari, dopo la confessione è stato condotto al centro di igiene mentale del Ramazzini di Carpi. L’accusa nei suoi confronti è di tentato omicidio, ma data la sua età non verrà condotto in carcere. Simoni, 96 anni, è molto conosciuto in paese. Ex assessore ai Lavori Pubblici di Finale negli anni Settanta, alle spalle l’uomo ha una vita fatta di impegno politico e sindacale e prima che le gambe iniziassero a dolergli, continuava a fare una vita attiva a Massa. Il paese è rimasto basito e sconvolto dalla tragedia sfiorata.