Maltrattava la compagna almeno dal 2014 e anche di fronte agli agenti della Volante, chiamati da uno dei loro figli per l’ennesima lite, ha continuato a minacciarla. Si tratta di un uomo di 38 anni, di origini tunisine, tratto in arresto ieri dalla polizia al termine dell’ennesima lite con la convivente marocchina, sua coetanea. Gli agenti sono intervenuti in una casa popolare del centro storico di Modena, allertati da una telefonata partita dai figli della donna. Nell’appartamento, la polizia ha trovato la porta scardinata e l’uomo ancora infuriato perché la compagna aveva riempito alcune valige con le sue cose per cacciarlo via dalla casa. Proprio la decisione di lei di chiudere la storia e di mandarlo via aveva scatenato l’ennesima reazione violenta del 38enne, che è arrivato a scagliare le valigie lungo le scale del condominio, il tutto davanti ai tre figli minori di lei, due dei quali avuti da un precedente matrimonio. Dopo aver messo in sicurezza la donna, gli agenti l’hanno immediatamente ascoltata, secondo le procedure previste dalla legge codice rosso. Dai racconti di lei e dei figli più grandi, di 14 e 17 anni, è emersa una storia fatta di vessazioni e minacce prolungate. Il 38enne era arrivato a impedire alla donna qualsiasi contato sociale. Più volte l’aveva segregata in casa, o pedinata per poi picchiarla quando usciva, anche per lavoro. Uno degli ultimi episodi, tra i più gravi, si è verificato quando lei stava aspettando il terzo figlio, oggi di appena un anno. Incinta di sei mesi, l’uomo l’aveva picchiata colpendola alla testa dopo che lei si era rivolta a uno psicologo. Il fatto era stato denunciato dagli altri due figli, ma la querela era stata ritirata. Dopo l’episodio di ieri il 38enne è stato arrestato e condotto al carcere di Sant’Anna.