Arrivare in tempi rapidi alla definizione di un progetto industriale degno della storia e del prestigio che la Goldoni Arbos rappresenta per il territorio. Lo sostengono la Fiom-Cgil di Carpi e le Rsu dell’azienda di Migliarina, dopo l’incontro ieri al tavolo in Regione con l’assessore al Lavoro Vincenzo Colla, i sindaci di Carpi e Rio Saliceto e la proprietà cinese collegata in videoconferenza. L’urgenza per l’azienda in cui sono a rischio 240 posti di lavoro e tutto l’indotto, adesso, è rappresentata dalla ripresa produttiva attivabile – proseguono i sindacati – prevedendo “la regolare corresponsione delle prossime retribuzioni, già colpite dal congelamento sospensivo dei crediti precedenti al 13 febbraio, data di ammissione al concordato”. Questa norma ha comportato, per i lavoratori, “il dimezzamento della busta paga di febbraio” così come l’impossibilità di utilizzare ferie, permessi e Tfr maturati fino a quella data. Vista la difficoltà attuale legata all’emergenza sanitaria, fra l’altro, il sindacato si dice impegnato a “informare insieme alle Rsu i lavoratori utilizzando tutti i mezzi possibili: appena possibile, sarà convocata una assemblea con tutti i lavoratori per valutare e discutere lo stato della vertenza e decidere altre eventuali iniziative”.