L’ex capo dell’urbanistica Ezio Righi boccia il piano: «Come cornice di tubi al neon su quadro di Rubens»

Fontanelle con led e giochi d’acqua in piazza Roma? Come mettere « Una cornice di tubi al neon su un quadro di Rubens», l’ex capo dell’urbanistica comunale Ezio Righi è tranchant sulle prime bozze del progetto di sistemazione di piazza Roma. Un piano firmato dall’architetto comunale Giovanni Cerfogli che inizia a provocare polemiche – le opposizioni con Adolfo Morandi e Sandro Bellei del Pdl hanno iniziato il tiro al bersaglio contro l’amministrazione – e desta sconcerto anche in un bersaniano, nel senso che alle primarie ha fatto parte del comitato pro-Bersani, come Righi. La visione della giunta Pighi – il readering è stato fatto liberamente circolare, ma dal Comune nonostante la richiesta non se ne fornisce copia – per tanti ricorda le buone cose di pessimo gusto. La critica non è solo estetica, ma relativa all’idea complessiva di città sostenibile: «Le anticipazioni sono fortemente preoccupanti, sono d’accordo sulla chiusura della piazza – sottolinea Righi – ma dovrebbe essere accompagnata dall’adeguamento sostanziale del trasporto pubblico perchè non si può far finta che la gente il o non ci sia». Non è solo questione di pedonalizzazione, ma di creare un sistema che permetta al cittadino di vivere la città, spostandosi in modo sostenibile: in accordo con i tempi di vita e di lavoro. Sul piano storico poi: «E’ un’opera della seconda metà del settecento e qui si parla di specchi d’acqua e di fontanelle: manufatti che non hanno nulla a che fare e spartire con il contesto centro storico, sono interventi estranei e incompatibili. Bisogna curare l’acciottolato, servono interventi neutri, coerenti con il contesto – rivendica Righi che è pure militante di Italia Nostra -. Non è una piazza di frequentazione come piazza Grande, ma un luogo monumentale. S’immagina piazza del Quirinale con le aiuole e con le fontanelle ? S’immagina piazza Farnese con questa sistemazione?». Poi Bellei: «Niente Botta – l’archistar che ha firmato il primo progetto, ndr – ma semplicemente una bottarella. Si fa un lavoro in casa e si risparmia, ma non bisogna dimenticare i soldi già dati all’architetto svizzero».