Oltre 1 milione 600mila euro per la mitigazione ambientale

Non accennano a placarsi le polemiche su Palazzo Bonaccini, nel mirino degli ambientalisti per la presunta privatizzazione di un’area del parco della Rimembranza per la costruzione di 39 rimesse per le quali – secondo le critiche – non ci sarebbe l’autorizzazione della Soprintendenza. Ma è tutto da dimostrare. Gaetano Galli ha annunciato un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. Nel mirino della sua prima denuncia, aveva anche puntato il dito puntato contro uno dei nomi forti del partito democratico: l’ex sindaco Giuliano Barbolini: «Ha acquistato in Palazzo Bonacini-Sandonnini, una delle 29 proprietà immobilari in cui è frazionato l’edificio, (cadauna è dotata di autorimessa). Ma ci chiediamo che particolare coincidenza!». L’ex primo cittadino ha respinto con forza le insinuazioni: «Nessuno può dubitare sulla mia integrità morale. L’acquisto di una casa da privato cittadino dopo il mandato elettorale è una cosa che non ha niente a che fare con la mia esperienza politica. Mi sembra solo una forzatura da campagna elettorale. Tutta la documentazione è in regola». E ora Galli ritorna sulla vicenda sottolineando come «la categoria catastale dell’immobile è incredibilmente ‘A/2’, corrispondente ad abitazione di tipo civile». Per l’ambientalista, invece, il palazzo e gli appartamenti all’interno «sono in un contesto di elevato lusso ed esclusività». Entra nel dettaglio rimarcando la presenza di «portiere, campanelli a digitazione con composizione numerica per la privacy, ingresso da via Caselle privato ai garages e poi con ascensore agli androni affrescati di ingresso e con pavimenti alla veneziana». Il palazzo è opera «dell’Arch. Cesare Costa, autore del Teatro di Reggio Emilia, del Palazzo della Prefettura a Modena ed altre opere di rilevanza nazionale nell’architettura italiana dell’8oo». Annuncia quindi che «ulteriori notizie che arriveranno dalla Conservatoria Notarile dei Registri Immobilari».