Dopo il Polo Sant’Agostino (che aprirà il cantiere in estate) è la riqualifica più imponente dell’ultimo ventennio in città. Un tesoro nascosto nel cuore del centro storico che prestò verrà riconsegnato ai modenesi. Stiamo parlando del Comparto San Paolo situato tra via Caselle, via Francesco Selmi e via Camatta. Il progetto nasce da un accordo tra Comune, Università, Provincia e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che finanzia l’intervento per un importo monstre di 17 milioni di euro. L’accordo stabilisce che l’ex convento delle Monache agostiniane (ne presero possesso nel 1486) verrà gestito in diritto di superficie per 60 anni dai tre enti che lo utilizzeranno, ciascuno nella porzione che gli spetta. In questi giorni i lavori sono entrati nel rush finale, con l’allargamento del cantiere in via Selmi, in corrispondenza dell’ingresso del futuro asilo. E salvo complicanze gli interventi si concluderanno entro l’estate. Il complesso di divide in due parti denominate comparto est e comparto ovest. Il primo si sviluppa intorno al Cortile del Leccio, per una superficie di circa 3mila metri quadrati. e ospiterà la Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza trasferita nel 2008 nell’adiacente Convento di San Geminiano. Il patrimonio librario di circa 250mila volumi troverà posto nelle scaffalature a doppia altezza poste al primo piano primo delle quattro ali principali. Al piano terra sono previsti anche gli spazi del Centro Comunicazione Comunità Europea e una sala di lettura aperta al pubblico. Il comparto ovest si estende invece per 6mila metri quadri complessivi tra via Selmi e il Giardino delle Caselle e si articola con corpi di fabbrica che si sono sviluppati nel tempo intorno al Cortile del Banano e a cortili interni secondari. All’interno del comparto ovest sono previsti una scuola materna, un asilo nido, uffici del Centro Famiglia oltre ad attività commerciali e pubblici esercizi negli spazi al piano terra che si affacciano su via Selmi. I servizi scolastici potranno usufruire di cortili interni protetti e del Giardino delle Caselle dal quale è previsto l’accesso alle scuole. La chiesa di San Paolo e l’Oratorio, gestiti dalla Provincia, manterranno prevalentemente le funzioni espositive e culturali che avevano prima dell’inizio dei lavori. I lavori iniziati nel maggio 2010 hanno subito inizialmente alcuni rallentamenti dovuti prevalentemente ai ritrovamenti archeologici rinvenuti in fase di scavo che sono stati documentati adeguatamente in collaborazione con gli enti preposti al controllo. Gli eventi sismici del maggio 2012 non hanno sostanzialmente avuto effetti nelle parti già ‘consolidate’, mentre hanno aggravato lo stato di dissesto in alcune zone sulle quali non erano ancora stati realizzati gli interventi strutturali previsti in progetto. (vi.ma)