Criminali pendolari. Da Napoli verso l’Emilia Romagna e ritorno. A Napoli i tre truffatori bloccati dai Carabinieri di Mirandola avrebbero fatto ritorno oggi. Se non fossero stati bloccati dai militari, a Mirandola, dopo l’ennesima truffa. Usavano carte di identità elettroniche e codici fiscali con nomi di ignari cittadini milanesi accompagnate dalla loro foto. Documenti perfettamente contraffatti, con tanto di microchip e foto. Documenti che per togliere ogni dubbio venivano presentati nei negozi insieme a buste paga, anch’esse falsificate intestate ad aziende del modenese. Uno stratagemma che funzionava. I tre si recavano presso centri commerciali, acquistavano materiale elettronico di ingente valore, computer, tablet e telefoni di ultima generazione ed accendevano finanziamenti con identità false, identità rubate. Alla Comet di Carpi erano riusciti a farsi finanziare un acqcuisto da 3000 euro. In altri centri della provincia altri da 300 e 500 o più. Circa 15.000 euro il valore della merce acquistata con la truffa e accertata dai Carabinieri. Solo la cassiera dell’Ipercoop di Mirandola notando il nervosismo di uno di loro e l’anomalia di un accento napoletano con la loro origine e residenza finta milanese, si era insospettita. In quel caso il finanziamento non venne concesso. Ma è stato l’intuito dei Carabinieri a bloccare la serie di truffe. I tre a bordo di un auto procedevano con fare sospetto, attirando l’attenzione dei Carabinieri che li hanno fermati e perquisiti, scoprendo i documenti falsi. Le indagini ora proseguono per accertare anche altre truffe, che si ripercuoteranno anche sugli ignari cittadini vittime del furto di identità.

Nel video l’intervista a Alessandro Iacovelli, Comandante compagnia Carabinieri di Carpi