La discesa dei contagi è stabile, così come quella dei decessi e dei ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti ordinari. Negli ultimi sette giorni, rileva il monitoraggio indipendente di Gimbe, i nuovi casi sono scesi del 23,7%, i pazienti gravi sono il 13% in meno, nelle aree mediche si conta un calo del 18% di positivi. Diminuiscono tuttavia anche i tamponi effettuati. Nello specifico in Emilia-Romagna meno di un paziente su dieci nei reparti ordinari ha il covid, la percentuale di pazienti gravi positivi è a quota 3,5. Dati che parlano di una notevole flessione della pandemia, ma la Fondazione rileva che non solo questi indicatori sono in calo. Sono sempre di più infatti anche le persone che pur avendo accesso alle quarte dosi rifiutano il booster. Appena il 34,4% di immunocompromessi in Italia ha aderito alla nuova chiamata della campagna vaccinale, con nette differenze regionali, dal 7% della Calabria al 100% del Piemonte. Nella nostra regione la quota è al 71%. Proprio questi dati preoccupano Gimbe. “La campagna vaccinale è al palo – conclude il presidente Nino Cartabellotta – addirittura calano le quarte dosi nelle persone più vulnerabili”. La Fondazione continua a ribadire l’importanza di vaccinarsi almeno per tre ragioni: il declino della copertura sulla malattia grave dopo 120 giorni, l’aumento del tasso di mortalità negli anziani e il consolidamento delle prove di efficacia del secondo booster nel ridurre ospedalizzazioni e decessi.