Immobili residenziali ed industriali abbandonati ed aree degradate della città sempre più occupate da senza fissa dimora, stranieri irregolari e spacciatori. Una realtà sempre più diffusa quella che viene fotografata in città dalle segnalazioni dei cittadini e dall’intervento delle forze dell’ordine. Due i casi clamorosi registrati negli ultimi giorni. In via Mazzoni, in zona tempio stazione, dove un immobile a piano terra era stato trasformato in bivacco da senza fissa dimora, e dova a causa di un braciere si è rischiata la tragedia e in via Ruffini, nei capannoni abbadonati di una ex termosanitaria, trasformati in bivacchi e residenze di fortuna. Una sequenza di situazioni di estremo degrado alle quali fanno seguito in queste ore altre segnalazioni. Relative all’area dell’ex mercato bestiame, abbandonata da 20 anni, e dove il piano periferie per la riqualificazione dell’area stenta a decollare. A più riprese, nell’area del cosiddetto rotore, cantiere iniziato nei primi anni 2000 e mai concluso, sono spuntate in questi giorni vere e proprie tendopoli ed accampamenti.  Inseriti in un area di circa 40000 metri quadrata abbandonata al degrado, gli occupanti abusivi del cantiere si sono organizzati visto il freddo con tende da campeggio, poste all’interno dello stabile al grezzo. Per accedere all’area gli abusivi utilizzano questi varchi creati nelle recinzioni che confinano con via del Mercato e via Finzi. Che danno accesso sia all’area privata sia all’area pubblica. Questa è quella di proprietà comunale. Con la palazzina ormai pericolante che un tempo ospitava uffici del mercato bestiame prime ed ortofrutticolo poi, che affaccia su un area altrettanto desolata in cui da anni è promessa la realizzazione della cosiddetta scuola innovativa. Area e palazzina in area e di proprietà comunale più volte segnalata per occupazioni abusive. In una situazione di totale degrado, con cumuli di rifiuti che nessuno rimuove da mesi, a pochi metri da case ed attività commerciali. Luogo ideale per abusivi, piaga sociale ed urbana per la città e per chi, con la promessa di una riqualificazione mai arrivata, qui in questa area a nemmeno un chilometro dalla stazione, ha deciso in passato di investire.