Clamorosa svolta nelle indagini sul colpo da dieci milioni di euro al portavalori sull’autobrennero. Nessun assalto, ma solo un piano ben congeniato dalle due guardie giurate, che con un complice, avevano tentato il colpo del secolo. Nessun assalto a mano armato da parte di una banda dell’est Europa. Perché questo è solo il racconto inventato delle due guardie giurate, un napoletano di 35 anni ed un crotonese 52 anni, residenti in Germania e dipendenti di una ditta di trasporti di Stoccarda, responsabili del trasporto davvero eccezionale da dieci milioni di euro, su un furgone portavalori sulla tratta Germania-Italia e che avevano pensato il colpo del secolo. Simulando una rapina con sequestro di persona, per impossessarsi dell’enorme quantità di denaro e preziosi. Sogno infranto dal lavoro della squadra Mobile di Modena che, che 48 ore dopo il fatto, ha smontato e smascherato il loro racconto. Quello che i due avevano fornito alla questura di Parma. Secondo il quale il loro furgone, bloccato da un furgone e da un auto sull’A22, e dalla quale erano scesi tra individui armati, era stato fatto uscire all’altezza Carpi. I due hanno raccontato di essere stati incappucciati dai rapinatori a Correggio, dove il furgone è stato poi effettivamente ritrovato, e scaricato a Parma. Dove hanno denunciato il tutto alla locale Questura che per competenza, essendo il fatto accaduto in provincia di Modena, ha passato il caso alla Procura di Modena e alla squadra mobile. Gli interrogatori separati delle due guardie, svelano troppe contraddizioni. Ma la svolta la forniscono le immagini delle telecamere di un varco stradale dove poco prima del passaggio del portavalori immortalano il furgone bianco che risulta di proprietà di un crotonese di 44 anni residente a Reggio Emilia, nipote dell’autista. Che gli agenti hanno raggiunto a casa. Alle domande l’uomo crolla e indica agli agenti il luogo in cui la refurtiva era stata nascosta un garage di una amica di famiglia in via Goito. Da qui il cerchio si chiude anche sulle due guardie. Dieci milioni di euro, tra orologi di marca, contante. Sarebbe stato il colpo del secolo. Ora le indagini continuano, anche in collaborazione con la ditta tedesca, per capire le motivazioni di un trasporto così importante e differenziato e sulla destinazione delle decine di orologi e del contante. Ieri sera gli agenti della Squadra Mobile di Modena hanno trovato e recuperato in un garage a Reggio Emilia orologi, preziosi e contante per 10 milioni di euro trasportate da un portavalori.