Partenza in salita questa mattina per la Galleria Estense che oggi ha riaperto al pubblico dopo la chiusura dovuta al lock down. In spazi e percorsi adeguati all’emergenza, le porte sulle meraviglie artistiche della nostra città si sono riaperte ai cittadini, anche se non sono stati molti i modenesi che stamattina hanno approfittato del day one. Di certo la ripartenza in data due giugno ha avuto l’intento di lanciare un messaggio di un nuovo inizio per l’attività culturale modenese, così come il nostro Paese segnò un nuovo capitolo dopo il referendum del 1946. All’interno della Galleria è da oggi possibile entrare seguendo norme precise, spiegate attraverso la campagna #sicuriaregolad’arte. In altre parole il pubblico potrà entrare solo con la mascherina, igienizzandosi le mani con i gel preparati appositamente. Lungo i corridoi è stata apposta una segnaletica che indica la distanza da tenere da altri visitatori per evitare assembramenti. È stato inoltre adottato un programma serrato per le pulizie con agenti virucidi. Tutti con il volto coperto quindi per tornare ad ammirare dal vivo il celebre busto di Francesco I D’Este scolpito dal Bernini, gli antichi strumenti musicali o ancora la più recente installazione della mostra di monete e medaglioni. Domani riaprirà le porte al pubblico anche la Biblioteca Estense, con alcune novità: l’esposizione di tre manoscritti autografi del missionario Giovani Antonio Cavazzi di Montecuccoli, prima testimonianza scritta di un europeo in Africa Subsahariana