Gli attaccanti sono sempre gli uomini di… punta del mercato, e non è solo un gioco di parole. In tanti casi, si acquista prima il bomber di razza e poi si costruisce il resto della formazione titolare. In questa fase del calciomercato il giocatore del Sassuolo che tutti vorrebbero avere è Leonardo Pavoletti, e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che l’attaccante livornese, al suo primo vero campionato di Serie B, ha segnato 11 gol e, se non fosse stato per quella imsensata squalifica di 40 giorni per il caso del doping-non-doping, avrebbe potuto fregiarsi di un bottino anche più cospicuo. Dopo il grande campionato a Lanciano, il ‘Pavo’ si è ripetuto a Sassuolo dove, all’inizio dello scorso torneo, era visto un po’ come oggetto misterioso, ma a suon di gol si è preso tante copertine conquistando la sua terza promozione consecutiva personale in tre stagioni. Uno che segna, ma pure un talismano per le squadre che lo ingaggiano: la Juve Stabia è salita dalla Lega Pro alla B, stesso percorso per il Lanciano, mentre i neroverdi con lui in organico hanno raggiunto un traguardo mai battuto prima. Tante squadre hanno cercato e, ora, Pavoletti sembra davvero con la valigia in mano. Il primo club a farsi sotto, ad inizio mercato, era stato l’Avellino neopromosso in B, poi hanno bussato alla porta di piazza Risorgimento Cesena, Modena, Lanciano, Carpi e il Varese. Ma sarà proprio quest’ultimo club ad ingaggiare l’attaccante livornese appena i neroverdi ingaggeranno il loro nuovo bomber, presumibilmente Duvan Zapata dell’Estudiantes. L’accordo fra lombardi ed emiliani è praticamente cosa fatta e si tratta ora solamente di attendere che l’arrivo di Zapata sblocchi la cessione. Pavoletti, a dirla tutta, era il primo obiettivo del Modena, ed è stato seguito lungamente anche dal Carpi, ma per un motivo o per l’altro la cessione non è mai decollata e il cambio di provincia (indipendentemente dalla considerazione che, comunque, il Sassuolo l’ha già cambiata, scegliendo Reggio) è ormai cosa fatta. Questo perché i biancorossi lombardi hanno una buona disponibilità economica che consentirà al Sassuolo di monetizzare la cessione, attraverso la formula della comproprietà con diritto di riscatto, mentre Modena e Carpi non sono mai arrivati a questo tipo di formula, la più gradita dal club di Squinzi, nelle loro ipotesi operative. Non è stata però solo una questione economica, ma pure di rapporti, per quanto riguarda il mancato approdo al Modena: quando non c’è feeling difficilmente ci si siede ad un tavolo a concludere affari; cosa che invece è accaduta spesso con il Varese. A Sassuolo lo Sparviero è stato un idolo e un passaggio in gialloblù non sarebbe stato visto di buon occhio, aspetto questo che deve avere influito favorendo i lombardi che si sono inseriti ed hanno ottenuto il sì. Manca insomma poco per il passaggio di Pavoletti al servizio di Sottili, e non sembra tanto una questione di ‘se’ ma solamente di ‘quando’: appena Zapata sarà neroverde, il livornese andrà in Lombardia per vincere un altro campionato. Del resto, è un talismano che segna gol pesanti. nGilberto Anceschi