Biancorossi alle 15 in campo ad Avellino per dare continuità al successo sul Parma. Calabro pensa a un assetto a una sola punta con Saric o Saber alle spalle di Mbakogu

Le gare da non fallire di solito arrivano a primavera. Ma quello che affronta oggi il Carpi alle 15 ad Avellino assomiglia per tanti versi a un vero e proprio esame di maturità. La vittoria sul Parma ha fatto vedere il lato più convincente della squadra biancorossa, capace in appena una settimana di cancellare la sciagurata prestazione di Perugia. Oggi al Partenio i presupposti sono più o meno quelli del Curi, con la possibilità di fare tutti gli scongiuri del caso per Calabro e il suo staff. Di fronte c’è un avversario in crisi, che ha vinto solo una delle ultime 9 gare, contestato dal suo pubblico e con la spada di Damocle di un procedimento giudiziario per la gara col Catanzaro che potrebbe portare a ripercussioni sulla classifica. Un mix esplosivo, su un campo in cui il Carpi ha sempre raccolto solo briciole. Servirà tutta l’intensità messa in campo col Parma, da ieri di nuovo capolista assieme a Bari e Palermo dopo il 3-0 sulla Pro Vercelli, per uscire indenni e rimpinguare uno score esterno che dopo il blitz di inizio anno a La Spezia ha visto il Carpi conquistare appena 4 punti e segnare un solo gol nelle ultime 6 trasferte. Calabro affronterà la gara di oggi con una lunga lista di assenti: ai soliti Concas, Jelenic e Capela si sono aggiunti Ligi, Carletti, Manconi e Yamga. Dovrebbe essere un Carpi schierato col 3-5-1-1 che prevede Saric o Saber a supporto di Mbakogu, l’ultimo biancorosso – quasi 500′ fa – a segnare un gol lontano dal Cabassi.