Castori ha già lanciato 7 dei 10 nuovi arrivati di gennaio, che hanno contribuito a migliorare le prestazioni. Ora serve il salto definitivo di qualità per sperare nella rimonta salvezza

La sconfitta del Crotone nel posticipo di ieri sera col Pescara mantiene ancora viva la fiammella in casa Carpi visto che la zona playout rimane a 2 punti di distanza. Ma nelle ultime 13 giornate di campionato la squadra biancorossa deve cambiare marcia. La scossa, è innegabile, c’è stata col mercato di gennaio. Ma fin qui solo in termini di prestazioni, mentre sotto il profilo dei punti le cose sono addirittura peggiorate rispetto alle prime 5 giornate del girone di andata. Allora il Carpi aveva conquistato 4 punti, adesso Poli e compagni ne hanno portato a casa appena uno, sprofondando all’ultimo posto. La scossa, quella in classifica, deve per forza arrivare dai nuovi acquisti. Castori fin qui ne ha lanciati 7 su 10 fra quelli arrivati a gennaio. Rizzo infatti è fuori per almeno un altro mese e mezzo, Marcjanik non è ancora stato utilizzato, mentre dopo la buona gara di sabato con la Primavera potrebbe arrivare la prima chiamata per Crociata nel match con lo Spezia. Gli altri hanno debuttato alternando buone cose ad altre meno convincenti. Titolare inamovibile è diventato Mamadou Coulibaly, fra i migliori anche nella gara con il Perugia, capace di portare fisicità e qualità in mediana. Così come Rolando, che a Brescia ha trovato anche la prima rete stagionale, mentre Vitale ha rifiatato sabato lasciando il posto a Pasciuti, ma Castori ne ha apprezzato la qualità in cabina di regia. L’ingresso di Mustacchio col Perugia ha dato cambio di passo e potenza e l’esterno si candida per una maglia da titolare sabato. Da rivedere invece Marsura, Kresic e Cisse: anche dal loro salto di qualità dipende il futuro del Carpi.