Finisce 3-0 per l’Empoli la gara di ieri pomeriggio al Castellani con un Sassuolo irriconoscibile ed incapace di rispondere alla fame di vittoria dei toscani

“Se i miei giocatori sottovalutano una partita vi garantisco che volano le sedie” aveva detto De Zerbi sabato nella conferenza stampa della vigilia, e chissà che ieri non sia stato necessario abbassare la testa se ci si trovava a passare dalle parti dello spogliatoio neroverde al triplice fischio finale. Perché quello visto ieri ad Empoli è stato un Sassuolo troppo brutto, distratto e svogliato per non voler cercare nell’atteggiamento della squadra una giustificazione valida alla giornata perfetta di Iachini.

Giuseppe Iachini arrivò lo scorso anno a Natale con il Sassuolo penultimo in classifica, senza una vera e propri identità, con la difesa più battuta del campionato e l’attacco meno prolifico. Riuscì a portarlo all’undicesimo posto finale, il secondo miglio risultato da quando i neroverdi sono in massima serie, ma non gli bastò per essere riconfermato nonostante un rinnovo che sembrava scontato. Ieri, sulla panchina dell’Empoli con addosso i gradi di ex avvelenato, Iachini si è preso la sua rivincita affossando un Sassuolo praticamente non pervenuto, portando a casa tre punti preziosissimi nella rincorsa alla salvezza ed esultando al cospetto di chi non gradiva il gioco mostrato dalle sue squadre.

Un Sassuolo lezioso prova ad impostare la gara ma viene punito già al 34° con una ripartenza bruciante dell’Empoli che porta Krunic ad entrare in area indisturbato ed a beffare con un colpo sotto Consigli in uscita.  Passano 180 secondi e la partita si chiude.

Al 37° Farias, altro ex dell’incontro, lascia partire un cross da destra che trova Acquah solo al centro dell’area e freddo nel raddoppiare una palla dorata.

La gara praticamente si chiude qui, con il Sassuolo che prova a riorganizzarsi, sostituendo gli evanescenti Brignola e Duncan per Berardi e Bourabia, ma troppo tardi per poter incidere in una gara che l’Empoli gestisce col pilota automatico, tanto da segnare anche il tre a zero  al 60° con il contropiede perfetto di Farias che salta Peluso e con un diagonale chirurgico non lascia scampo a Consigli