Dopo l’esonero di Radostin Stoytchev arrivano anche le parole di Catia Pedrini che tramite un comunicato ufficiale chiede scusa a tutti i tifosi e promette che l’Azimut ripartirà più forte di prima

Nei rapporti di coppia si sa, le colpe di un divorzio non sono mai da attribuire a qualcuno in particolare ma da dividere. E così, poche ore dopo l’esonero di Radostin Stoytchev sono arrivate le parole della presidentessa gialloblù Catia Pedrini che attraverso una nota ufficiale ha chiesto scusa a tutti i tifosi per la conclusione di una vicenda oggettivamente ai limiti della realtà. “Ho immaginato di sommare, al servizio di una unica causa, la competenza di un eccellente allenatore e il talento di campioni straordinari. Non ha funzionato. Ho sbagliato. Mi assumo la piena e completa responsabilità di quanto accaduto. Questa sconfitta, perché di sconfitta, anche umana, si tratta, ecco questa delusione mi impone di confidare il mio rimpianto. Ciò che sognavo si è rivelato irrealizzabile.” Queste le confidenze della Pedrini, quasi commossa e afflitta da come siano andate le cose. La numero uno dell’Azimut ha un pensiero anche sul tecnico bulgaro, silurato dai suoi stessi giocatori: “Mi dispiace per Rado, forse la società che presiedo non è stata in grado di aiutarlo a capire fino in fondo la realtà di Modena e di sicuro la colpa è mia. Mi dispiace per i giocatori, forse dovevo ascoltarne il malessere prima dell’imbarazzante epilogo. Soprattutto, mi dispiace per la mia gente, per i nostri tifosi. Io sono colpevole, ho peccato di troppo amore. Ma una cosa voglio aggiungere, in coda. Solo chi cade può rialzarsi”. Così Catia Pedrini mette dunque la parola fine al caos di questa stagione. Si perché peccare di troppo amore questa volta non ha dato i risultati sperati ma per ripartire più forti di prima servirà tutta la passione di un ambiente che vuole tornare al vertice.