I miasmi provenienti dalla vicina ditta che utilizza scarti animali per la produzione di fertilizzanti e mangimi continuano a infastidire i cittadini di San Cesario. La sperimentazione per ridurre gli odori non sta dando i risultati sperati. Sopralluogo del Sindaco in azienda

Che non sarebbe stato facile ridurre se non eliminare i miasmi che da anni complicano la vita di centinaia di famiglie, provenienti dallo stabilimento Far Pro tra i comuni di Spilamberto e San Cesario, era già emerso ad inizio anno, il giorno della presentazione dei dati Arpae, frutto della campagna di monitoraggio, condotta anche con naso elettronico, che certificava il frequente superamento dei limiti nelle emissioni odorigene dallo stabilimento Far Pro. Da quella analisi vennero strutturare le misure intervento per la riduzione delle emissioni avviate dall’azienda nei mesi primaverili ed estivi, ma che stando alla situazione denunciata dai cittadini nelle ultime tre settimane non ha portato ai risultai previsti. Con l’arrivo della stagione calda, la situazione si è fatta sempre più insopportabile. Con intere notti, come la scorsa diventate invivibili per centinaia di famiglie. Situazione non risolta confermata anche dal Comune che oggi ha comunicato ufficiamente di avere effettuato un sopralluogo alla Far Pro per capire lo stato di attuazione degli interventi ed arrivare ad una soluzione

Preso atto dei dati dei campionamenti, la delegazione del Comune ha chiesto all’azienda di predisporre ulteriori azioni di abbattimento degli odori, predisponendo un secondo cronoprogramma di interventi. L’azienda – fa sapere il comune – sta ultimando alcuni investimenti strutturali importanti come la costruzione di un nuovo capannone per lo stoccaggio dei prodotti finiti e la sostituzione dei portoni della zona produttiva con chiusure ermetiche. Inoltre l’installazione di nuovi serbatoi permetterà di demolire gli attuali silos. 

Tuttavia il vero nodo della questione è rappresentato dalle emissioni attraverso lo scrubber, il depuratore delle emissioni gassose, identificate dal monitoraggio col naso elettronico come la principale fonte di emissioni odorigene. Purtroppo la recente sperimentazione non ha dato i valori sperati. “Per questo ha affermato il sindaco Zuffu abbiamo preteso dall’azienda un nuovo piano di azione, il quale ci è stato comunicato pochi giorni fa.