Sottoposto ad un interrogatorio di garanzia questa mattina è stato convalidato l’arresto di Mohammed El Fathi, il 32enne che venerdì pomeriggio ha ucciso la zia nel loro appartamento. L’indagato attualmente si trova nel centro di Diagnosi e Cura del dipartimento Malattie Mentali

Era ritenuto un paziente modello, in quanto molto collaborativo alle cure Mohammed El Fathi, il 32enne con alle spalle diversi problemi psichici che venerdì pomeriggio ha ucciso con una trentina di coltellate la zia di 50 anni khaddouj Hannioui nell’appartamento dove vive con lei e la sua famiglia. Dopo essere stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia, al quale l’uomo non ha risposto, questa mattina è stato convalidato il suo arresto ma al momento non si trova in carcere ma è detenuto in ospedale, nel centro di Diagnosi e Cura del dipartimento Malattie Mentali. Gli inquirenti analizzeranno tutta la documentazione relativa alla sua malattia. Il 32enne nel 2015 era stato ricoverato in una casa e cura e recentemente era stato lui stesso a recarsi spontaneamente al centro di Igiene Mentale per richiedere un controllo. Secondo quanto appreso dal Procuratore Capo Lucia Musti il delitto è maturato all’interno di una famiglia unita e ben inserita nel contesto sociale, e che collaborava attivamente alla cura del nipote. Anche per questo il folle gesto appare senza movente e senza spiegazione.