Ieri in Tribunale si è tenuta l’udienza per direttissima nei confronti di Giuseppe Purpura il 53enne accusato di aver dato fuoco ad una decina di mezzi a Castelfranco Emilia lo scorso agosto. L’uomo verrà giudicato con rito abbreviato e sarà sottoposto ad una perizia psichiatrica

È accusato di aver dato alle fiamme una decina di mezzi, tra bus, auto e furgoni senza avere un apparente motivo, si tratta del piromane di Castelfranco Emilia che ora verrà giudicato con il rito abbreviato. La richiesta è stata avanzata ieri in tribunale durante l’udienza per direttissima dal suo avvocato. L’ex giardiniere di 53 anni, già condannato in passato per diversi roghi, in caso di condanna potrà usufruire dello sconto di un terzo della pena e le sue responsabilità saranno valutate in base agli elementi raccolti finora. Ma non solo perché nel frattempo verrà anche sottoposto ad una perizia psichiatrica, sarà infatti necessario stabilire se nel momento dei roghi fosse capace di intendere e volere. Al momento sembra infatti che Purpura abbia sempre negato le accuse a lui rivolte. Espediente non utilizzato invece nel processo affrontato nel 2009 quando fu ritenuto lucido e completamente consapevole delle sue azioni. In seguito alle indagini avviate dopo i roghi di Castelfranco, avvenuti ad agosto, sono scattate le indagini da parte dei carabinieri. Durante le ricerche, i militari avrebbero trovato elementi in grado di incastrare il 53enne anche per un altro raid incendiario, scoppiato in piazza Liberazione, sempre a Castelfranco, nella notte del 27 luglio, quando andarono a fuoco due auto. In quell’occasione, il calore scaturito dall’incendio danneggiò anche gli edifici vicini.