La protesta degli ex lavoratori-cooperatori di Castelfrigo, rischia di diventare un problema di ordine pubblico. A metterlo in evidenza è la stessa Cgil, che guida la mobilitazione, dopo che dall’interno del sito produttivo sono trapelate alcune indiscrezioni circa l’impiego di nuovi lavoratori estranei alla vertenza

Potrebbe diventare un problema di ordine pubblico, la protesta dei 75 ex lavoratori in appalto alla Castelfrigo, che stanno scioperando ormai dallo scorso 17 ottobre. A mettere in evidenza il problema è la Cgil che guida la mobilitazione degli ex cooperatori. Come sottolineano le sigle, la protesta finora si è svolta in maniera pacifica e nell’ambito della non violenza, facendo appello al fatto che affidandosi alle leggi dello stato democratico si sarebbe trovata una soluzione nel rispetto dei diritti di tutti i lavoratori coinvolti. Ma ora a causa di alcune notizie che sembrano trapelare dall’interno del sito produttivo, la situazione potrebbe degenerare: la prima riguarda il possibile inserimento di nuovi ulteriori lavoratori esterni alla vertenza; mentre la seconda che, le ore di straordinario svolte dai lavoratori somministrati e dai dipendenti della Castelfrigo sono superiori a quelle massime  previste dalla legge. Se entrambe queste notizie fossero confermate i membri del sindacato fanno sapere che diventerebbe difficile continuare una manifestazione pacifica nel rispetto delle leggi. Intanto per appurare se all’interno della Castelfrigo i lavoratori stanno svolgendo ore straordinarie oltre la norma è stata richiesta una verifica ispettiva alla Dtl di Modena