Di fronte ai danneggiamenti lasciati dal corteo arriva la condanna del mondo politico. Mentre il Ministro Salvini a seguito di questi fatti, ha annunciato il suo arrivo in città il 3 maggio: è unanime lo sdegno dei politici modenesi

Da fratelli d’Italia al PD, dalle liste civiche al Movimento 5 stelle. E’ condanna unanime per i danneggiamenti e l’oltraggio a monumenti a beni pubblici e privati del corteo anarchico autorizzato ieri a Modena per le vie del centro storico ed in viale Gramsci. Lo sfregio ai monumenti alla memoria dei carabinieri caduti e alle vittime delle foibe così come alle chiese della città indignano il mondo politico. Circa 200 i manifestanti in corteo, la maggior parte venuti apposta a Modena da altre provincie. Di Torino e Trento soprattutto. Attrezzati per agire. Alcuni dei quali con manganelli, caschi e copricapo, oltre all’attrezzatura per imbrattare beni pubblici e telecamere di videosorveglianza. Parla di “città deturpata e sfregiata” il candidato sindaco di Idea, Luca Ghelfi, “che – aggiunge – estrema beffa, dovrà pagare coi soldi dei suoi cittadini e commercianti”. Cinzia Franchini di Modena Ora spera invece che a pagare siano i diretti responsabili e su Facebook asserisce “Una città non può essere messa a ferro e fuoco da un manipolo di delinquenti”.  Parla di atto vergognoso ed offensivo per tutta la città il sindaco che davanti al monumento dei carabinieri in porta bologna imbrattato al passaggio del corteo, ha espresso il suo sdegno e la sua condanna.

Nel video l’intervista a:
– Andrea Giordani, Candidato Sindaco Movimento Cinque Stelle
– Sergio Celloni, Candidato Sindaco Lista Civica Gol
– Giancarlo Muzzarelli, Sindaco uscente del Partito Democratico
– Carolina Coriani, Candidata Sindaco Modena Volta
– Stefano Prampolini, Candidato Sindaco Lega