Imponenti anche se discrete le misure di sicurezza messe in campo prima, dopo e durante l’evento

Una presenza discreta, per quanto possibile, ma imponente quella garantita dalle forze di polizia attive già da giorni a predisporre dal livello locale misure di sicurezza da integrare a quelle a livello nazionale attivate dal servizio d’ordine e di scorta al Presidente. Decine di agenti e militari supportati dalla polizia Municipale attivi nel presidio di tutto il percorso cittadino che dal casello di Modena Nord ha portato l’auto del Presidente fino alla Fondazione Biagi. Dove anche questa mattina è stata predisposta la bonifica dell’area. Dove erano presenti soprattutto personale in borghese, non distinguibile dai tanti ospiti dell’auditorium ma pronti a scattare in caso di emergenza. Una prevenzione diretta strutturata di pari passo con quella indiretta data dai divieti di sosta e da un altro lavoro invisibile ma importante. Quello della saldatura di tutti i tombini dei marciapiedi e delle vie di accesso alla zona e del percorso attraversato dal presidente. Tenuto sotto controllo dalle centrali operative di Polizia Carabinieri e Polizia Municipale. Qui siamo in questura dove sui monitor dell’ufficio del capo di gabinaetto scorrono le immagini delle telecamere che monitorazzono tutti i lati e le vie di accesso della sede della fondazione Biagi. Presidiate in direzione nord e sud, sull’asse della via Emilia, dai mezzi delle forze dell’ordine. Intorno alle 11,30 il Presidente finisce il suo discorso, alle 12, è già fuori Modena, la tensione si allenta e un’intera zona di Modena interessate dalle misure legate all’evento torna alla normalità