Dopo l’allarme generato dalle siringhe ritrovate all’interno della scuola d’infanzia Toniolo, i cittadini del comitato Viale Gramsci e dintorni, si sono ritrovati ieri sera per la passeggiata serale

Nelle parole di questo papà c’è tutta la preoccupazione di chi vede che la situazione legata allo spaccio nell’area del parco XXII e in parte di viale Gramsci è ancora allarmante. E che dopo il ritrovamento delle siringhe all’interno del cortile della scuola d’infanzia Toniolo con le quali alcuni bambini stavano giocando, ha spinto i cittadini uniti nel comitato Viale Gramsci e dintorni, a riprendere le passeggiate interrotte solo momentaneamente. E così questi residenti, per lo più genitori, ieri hanno nuovamente sfidato il freddo della sera e ripercorso i punti più critici della zona. Che in viale Gramsci vedono il punto più preoccupante all’altezza del negozio etnico aperto fino a tarda sera. Più volte controllato ma con irregolarità riscontrate non tali da disporne la chiusura ma sul quale pesa il problema della vendita degli alcolici poi consumati in bivacchi di stranieri sui marciapiedi antistanti. Da qui alla zona di via Canaletto, di fronte all’Erre nord nella prima parte di viale Gramsci dove la zona ancora non illuminata costituisce un rifugio per gli spacciatori e da qui lungo il tratto di strada che porta al parco. Le forze dell’ordine anticipano di fatto il passaggio del gruppo di cittadini. Le vedette avvertono e quando i residenti passano la zona è deserta, ma dopo il loro passaggio ritornano. Uno fa da vedette davanti alla banca, e in 4 stazionano in due coppie ai bordi del parco dove è stato aggiunto qualche punto luce in più ma non sufficiente. Qui basta passare a piedi o con qualsiasi mezzo per essere avvicinati da persone che chiedono di acquistare roba. La zona centrale del parco è più tranquilla. Si arriva all’asilo Toniolo. Dove il cortile confina per più di 50 metri, diviso solo da una rete metallica, con il parco XXII aprile. Qui i malintenzionati che vogliono entrare nell’area dell’asilo per nascondersi in una delle tante zone buia, o gettare materiale al di la della rete, non incontrano difficoltà. Anche a causa dell’assenza di telecamere che sulla scia dell’ultimo allarme il Comune ha promesso.