Partecipato dibattito pubblico sulla sicurezza venerdì sera a San Cesario con il criminologo Saverio Fortunato. Un’analisi sui fattori psicologici e sociali alla base degli episodi criminali su sui spiccano crisi economica e droga

Crisi economica, crisi valoriale, disoccupazione, perdita dei riferimenti sociali ed istituzionali, immigrazione incontrollata e droga, diffusa sempre più anche nelle fasce più giovani della popolazione. Sono tanti i fattori legati alle le trasformazioni sociali alla base del cambiamento delle forme e dei modi del crimine. Se ne è parlato venerdì sera, a San Cesario, nel partecipato dibattito organizzato dal locale comitato di cittadini soccorso al territorio, insieme al criminologo clinico Saverio Fortunato. Per lui la crisi economica che ha portato disoccuprazioni, separazione, migliaia di persone e famiglie alla soglia della povertà, certo non giustifica ma spiega anche reati, come furti o semplici truffe, commessi da parte di persone che ina situazione non di crisi. Nella serata alla presenza del Presidente del Comitato Mirco Zanoli, al consigliere comunale Fransceco Sola sono stati illustrati alcuni esempi di reati che recentemente hanno colpito la zona di san cesario in un 2016 dove i reati predatori, ha ricordato la Polizia Municipale nel report redatto per la serata, rimangono sostanzialmente stabili ma dove la preoccupazione è tanta. Soprattutto per i reati violenti. Rapine e furti con aggressioni. Dentro e fuori casa. Commessi, in provincia, anche da giovani, spinti, come la recente cronaca modenese ha confermato, ad uccidere per una collana o per poche centinaia di euro o semplicemente per una foto scomoda condivisa sui social. Reati che per la maggior parte delle volte, il dott. Fortunato attribuisce all’uso di sostanze stupefacenti, in costante crescita anche in giovane età.

Nel video l’intervista a Saverio Fortunato, Criminologo clinico