Il sindaco fa il punto di metà legislatura, ma non cita i nodi irrisolti della sua azione di governo: dai 700 mila euro assegnati a Miana all’affitto del Mata, dall’accordo con Coop in chiave anti-Esselunga al potenziamento dell’inceneritore

<Modena una marcia in più: progetti realizzati 2014-2016>. Si apre così il video-spot con cui il sindaco Giancarlo Muzzarelli fa il (suo) punto su quanto realizzato nella prima metà della legislatura. Nessuna voce narrante, solo tante fotografie in dissolvenza con un titolo per ciascuna: nuove scuole, sblocca Modena, sicurezza ex Amcm, la nuova piazza Roma, mobilità più semplice, raddoppiati investimenti per sport di base… Musica di sottofondo, slogan e animazione scolastica in powerpoint per continuare la narrazione di una città amministrata perfettamente. Per descrivere il migliore dei mondi possibili. Eppure quelle didascalie piene di sorrisi e ottimismo non raccontano delle contraddizioni e dei limiti di questi primi due anni e mezzo del regno di Muzzarelli. <Giardini ducali, il nostro Expo 2015>, recita il video dimenticando gli oltre 700mila euro assegnati alla società dell’ex ribelle Marco Miana per organizzare eventi davvero poco partecipati. <Raccolta differenziata, una città più pulita> vanta Muzzarelli, senza citare la decisione di pochi mesi fa di aumentare di 30mila tonnellate l’autorizzazione dell’inceneritore di via Cavazza a bruciare immondizia. <Mata, la cultura si fa spazio> si legge in un altro titolo-spot, senza ovviamente menzionare i 300mila euro di soldi pubblici investiti dal Comune per prendere in affitto una sede di proprietà di aziende che finanziarono la campagna elettorale del sindaco o i 500mila euro spesi per la mostra-flop il manichino della storia targata Bottura-Mazzoli. E ancora, <Errenord riqualificato> scordando il patto fatto con Coop Estense in chiave anti-Esselunga per potenziare il piccolo market di via Canaletto. E tanto altro…

Ma la narrazione prosegue e, come si legge nella dissolvenza finale, il lavoro di Muzzarelli continua.