E’ iniziato oggi lo sciopero dei docenti delle università italiane che protestano contro il blocco degli scatti degli stipendi. Disagi per gli studenti che rischiano di perdere la prima sessione d’esami

Sono 45 fra docenti e ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia ad aver sottoscritto la lettera d’indizione dello sciopero nazionale che ha preso il via oggi e che con ogni probabilità farà saltare la prima sessione di esami in programma fino al 31 ottobre. Sono oltre 5400 in tutta Italia i professori che hanno scelto di incrociare le braccia al rientro dallo stop estivo per protestare contro il blocco degli scatti degli stipendi per il quinquennio dal 2011 al 2015. Inevitabili i disagi per gli studenti di 79 atenei italiani, a salvarsi potrebbero essere solo gli studenti in procinto di laurearsi a cui, previa autorizzazione di ogni università, sarà concesso un secondo appello pochi giorno dopo quello che verrà boicottato dai docenti. La battaglia, però, non si esaurirà qui perché il prossimo passo sarà la richiesta di un piano organico di assunzioni per ricercatori e associati. Per quanto riguarda lo sciopero attuale, invece, i primi numeri dicono che l’ateneo di Pisa è quello che ha fatto registrare le maggiori adesioni, con 264 docenti che incroceranno le braccia. A seguire Bologna con 258, mentre a Milano saranno in totale 382 fra la Statale, Politecnico e Bicocca.