Stato di agitazione nella sede di Carpi del Gruppo Argenta: nulla di fatto dall’incontro tra sindacati e vertici aziendali che estendono la protesta a livello nazionale

L’incontro a Roma tra il sindacato Cgil Filcams e la proprietà del Gruppo Argenta, non ha avvicinato le parti. La protesta dei lavoratori nasce dopo la scelta dell’azienda leader nel campo della distribuzione automatica di snack e bevande, di licenziare quattro dipendenti e di trasferirne altri 26 dalla sede di Carpi a quella di Peschiera Borromeo, nel Milanese. La sigla durante la riunione ha esposto la posizione dei lavoratori carpigiani che dallo scorso 14 febbraio sono entrati in sciopero, mentre l’azienda ha ribadito le motivazioni che stanno alla base delle ultime decisioni. Dopo questo incontro terminato con un muro contro muro, le organizzazioni sindacali hanno deciso di aprire uno stato di agitazione a livello nazionale, che coinvolge quindi tutti i 1260 lavoratori del Gruppo Argenta. E questo potrebbe essere solo il primo passo che porterebbe, visto il ristretto margine della trattativa, ad uno sciopero proposto all’intero gruppo di dipendenti dell’azienda. Intanto a Carpi le mobilitazioni sono destinate a proseguire, spiega la sigla, fino a quando i vertici di Argenta non cambieranno idea su licenziamenti e trasferimenti.