E stato approvato dopo 9 ore di dibattito il bilancio preventivo del comune, anche se con il fronte del no sempre più ampio

Dopo 9 ore di seduta e di dibattito con Ordini del giorno dell’ultima ora e proposte di emendamento, l’ultimo bilancio di mandato del sindaco Giancarlo Muzzarelli e della sua giunta passa con i soli voti dei consiglieri del PD e grazie al supporto di Art. 1 Mdp Per Me modena (con la sola esclusione del consigliere Campana). Tutto il resto, si compatta. Complici anche la bocciatura di 5 ordini del giorno di forza Italia  e 3 emendamenti presentati dalle forze di opposizione cui due del movimento 5 stelle e uno di Modena Bene comune il fronte del No alla manovra si allarga e si compatta. A fronte dei 5 emendamenti presentati da Sindaco e PD e Art. 1 che al contrario passano e definiscono una manovra con una spesa corrente assestata a 225 milioni di euro con le priorità indicate nel welfare, nella manutenzione della città, nella sicurezza e nella legalità, nella smart city, nel lavoro e nelle politiche di coesione e giustizia sociale. E con investimenti da 59 milioni di euro con al centro le priorità della riqualificazione urbana, l’edilizia scolastica e strade. Una manovra di fine mandato che dopo anni di aumenti non incrementa tariffe e imposte locali, Tari compresa, ma che proprio per questo viene definita elettorale dall’opposizione dove si registra anche la delusione di Modena Bene comune che si vede bocciato l’emendamento per la riduzione per 500.000 euro delle rette degli asili. Che allarga il fronte del no dell’opposizione critica, al di la dei singoli aspetti, rispetto all’impianto globale della manovra definito senza visione