Una mamma di 39 anni di Pievepelago, ha partorito il suo bimbo in ambulanza tra l’ospedale di Pavullo e quello di Sassuolo. Inutile la corsa in nosocomio, il piccolo è venuto alla luce pochi minuti prima di raggiungere l’ospedale sassolese. La vicenda è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Entrambi stanno bene

Sta bene e si trova ricoverata con il suo bambino all’ospedale di Sassuolo, la mamma 39 enne di Pievepelago che nella notte tra sabato e domenica dopo aver accusato le doglie ha tentato di raggiungere il nosocomio sassolese per far nascere il suo bimbo, ma a nulla è valsa la corsa perché il piccolo è stato più veloce ed è venuto al mondo in ambulanza. Le doglie erano iniziate intorno alla mezzanotte, quando la donna e il marito si sono messi in macchina per raggiungere l’ospedale di Sassuolo. Nel tragitto però, poco dopo la partenza, gli si sono rotte anche le acque, e hanno deciso di raggiungere di corsa l’ospedale di Pavullo. Non potendo però partorire in quanto il nosocomio non ha più un punto nascite, per la mamma è stata predisposta un’ambulanza con tre sanitari a bordo per assistere il suo trasferimento a Sassuolo. A questo punto è iniziata una nuova corsa contro il tempo a sirene spiegate. Il bimbo però è stato più veloce e intorno al’1:30 di notte, mentre l’ambulanza già si trovava nel territorio di Sassuolo ma non ancora in ospedale, è venuto alla luce assistito dal personale presente. Una volta raggiunto il nosocomio entrambi, mamma e bimbo, sono stati assistiti e portati in reparto per le cure del caso, ed ora stanno bene

LA LETTERA DI DANIELE E MONICA, GENITORI DEL PICCOLO MATTIA

“Tutto è bene quel che finisce bene” dicono Monica e Daniele, neo genitori del piccolo Mattia, 3.480 g nato nella notte tra sabato 17 e domenica 18 febbraio 2018 in ambulanza mentre stava raggiungendo l’ospedale di Sassuolo da Pavullo. “Nostro figlio sta bene” – continuano mamma e papà, residenti a Pievepelago. “Ora vogliamo solo ritrovare la nostra serenità familiare, tornare a casa e goderci questo grande dono. Prima di chiedere che la nostra privacy venga rispettata, in un momento così festoso ma allo stesso tempo delicato, vogliamo però ringraziare di cuore tutti gli operatori sanitari che ci hanno assistito in queste ore. Quelli di Pavullo, prima di tutto, e quelli di Sassuolo che ci hanno accolto subito dopo il parto in ambulanza. La loro presenza ci ha fatto vivere con relativa tranquillità una situazione un po’ eccezionale. Hanno dimostrato di saper fare il loro lavoro al meglio, un merito che gli va riconosciuto. Un grazie speciale va all’ostetrica che ci ha accompagnato in ambulanza e ha assistito al parto, speriamo che questo servizio continui a essere garantito per tutte le mamme dell’Appennino. Quando il piccolo Mattia crescerà gli racconteremo di questa notte speciale”.

Daniele e Monica