Sarà sottoposto a perizia psichiatrica il 18enne che appiccò l’incendio che devastò la sede del Comando della Polizia Municipale di Mirandola provocando la morte di due donne

Il 18enne ritenuto responsabile del rogo che devastò il comando della Polizia Municipale di Mirandola e la palazzina sovrastante, causando la morte di due donne, sarà sottoposto a perizia psichiatrica. Gli accertamenti saranno a cura della Dottoressa Forghieri, a cui spetta il compito di capire se il giovane fosse capace di intendere e volere al momento dell’incendio, e quindi se possa essere in grado di sostenere un processo con tutte le garanzie del caso. Il 18enne – che ora si trova al carcere Sant’Anna, non ha mai parlato in fase di interrogatorio, senza mai mostrare il minimo pentimento per il fatto criminale commesso; la perizia psichiatrica mira proprio a fare luce su ciò che avvenne la notte del 21 maggio. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, il giovane dopo aver forzato la porta ed essersi introdotto all’interno del Comando di Polizia Municipale, avrebbe accatastato delle carte e appiccato il fuoco. Le alte fiamme e il denso fumo generato dall’enorme incendio di carta nel giro di pochi minuti invasero gli uffici della Municipale posti al piano terra estendendosi poi ai piani superiori dell’edificio, dove vi erano alcune abitazioni private. Due donne persero la vita perché soffocate nel sonno dall’esalazioni di fumo.