Torna alla ribalta l’indagine dei Carabinieri di Modena sul giro di spaccio alla Polisportiva Gino Pini e nella zona del quartiere Morane. Ieri è finito in manette un 23 enne, Scarantino Christian, accusato di concorso in detenzione di stupefacenti con il fratello Gabriele, già arrestato lo scorso 23 giugno

Una rete di spaccio di stupefacenti ben consolidata nella zona della Polisportiva Gino Pini e più in generale in tutto il quartiere Morane. Così i Carabinieri di Modena avevano dipinto lo scenario intorno ad un indagine che lo scorso giugno aveva portato all’arresto di un 26enne, Scarantino Gabriele, a cui i militari dell’Arma avevano sequestrato un panetto di hashish, ma soprattutto le chiavi di un garage al cui interno erano contenuti 320 grammi di cocaina e 1,2 chili di hashish oltre a 500 grammi di sostanza da taglio, bilancini e diversi telefoni cellulari. Le indagini sono continuate per diversi mesi, hanno portato al sequestro anche dell’ingente cifra di ventimila euro e sono arrivate a coinvolgere ben 11 persone. Ieri gli ultimi sviluppi: l’arresto di Scarantino Christian, 23 anni e fratello minore di Gabriele, accusato di concorso in detenzione di stupefacenti. Il giovane è accusato di essere stato colui che materialmente ha stipulato l’accordo per l’affitto del garage con un ignaro signore modenese a cui aveva fatto credere di utilizzare l’immobile come magazzino per materiale alimentare, sfruttando il fatto che lui stesso è titolare di una pizzeria d’asporto in città. Soprannominato ‘Dani’, il giovane Scarantino era anche colui che intratteneva i rapporti ed incontrava i clienti non soddisfatti della droga acquistata. Anche per lui fedina penale già macchiata in passato, nel 2014 era già stato arrestato poiché all’interno della sua abitazione era stato rinvenuto un etto di cocaina.