Soddisfa anche i sindacati l’accordo raggiunto dopo l’ultimo incontro fiume per la vertenza Italpizza. Anche se nel merito dei contenuti del contratto la trattativa continua

In pochi mesi, il fronte sindacale interno ad Italpizza ed ai tavoli istituzionali si è ricomposto in un blocco comune. Composto dalla classica triplice confederale CGIL, Cisl e UIL. Fino a qualche mese fa, prima che la CGIL sostenitrice dell’applicazione del contratto nazionale alimentaristi, si sedesse al tavolo unitario con proprietà e cooperative dei lavoratori in appalto, la Uil aveva condotto all’interno dell’applicazione del contratto multiservizi, accordi separati orientati a venire incontro alle esigenze di flessibilità richieste. L’apertura rispetto all’ipotesi di internalizzare anche se gradualmente buona parte dei 900 lavoratori oggi in appalto attraverso le due cooperative cofamo ed evologica per altri 600, il passaggio dal contratto multiservizi al nazionale e la necessità di superare la fase di tensione creata dalla mobilitazione Si Cobas, trasferita anche sul piano politico capace di mettere in dubbio anche i futuri investimenti aziendali, hanno creato le condizioni per la ricomposizione del fronte sindacale uscito compatto dal tavolo fiume iniziato martedì e finito mercoledì. Ora si entra nel merito dell’applicazione. Il sito Italpizza richiede una flessibilità forte alla quale, pur all’interno dei nuovi accordi va data risposta. Quella che la Uil ritiene di essersi sforzati in questi anni di avere dato.

Nel video l’intervista a Raffaele Perfetto, Segretario generale Uil trasporti