Sarà presente all’udienza preliminare in Tribunale, la Onlus “Casa delle Donne” che ha deciso di costituirsi parte civile nel processo a Raffaele Esposito. L’associazione chiede giustizia per le vittime, e per tutte le donne che hanno subito violenza

Ha deciso di costituirsi parte civile nel processo che vede imputato Raffaele Esposito, l’Associazione Casa delle Donne contro la violenza Onlus. Domani, 18 luglio, prenderà parte all’udienza preliminare in Tribunale a Modena per difendere i diritti delle donne, ed in particolare per chiedere giustizia per le tre vittime della brutalità del 34 di Savignano sul Panaro, accusato di diversi reati a sfondo sessuale, tra cui l’omicidio della prostituta rumena Nicoleta Vasilica, uccisa a bastonate e poi data alle fiamme tra le campagne di San Donnino. Su di lui ora pendono le accuse di femminicidio, violenza sessuale e tentato sequestro di persona. Secondo i membri della Casa delle Donne, i fatti di cui Esposito si è reso protagonista tra il 24 agosto e il 2 settembre del 2018 sono di una gravità inaudita, anche perché – ritiene la Onlus – l’imputato ha agito volontariamente con aggressioni premeditate. Per questo, l’Associazione presenzierà all’udienza di domani in qualità di parte civile per denunciare le violazioni commesse dall’imputato contro i diritti delle vittime e di tutte le donne, e contro l’attività anti-violenza di genere che l’associazione svolge da anni.