A Polinago si fa sentire il peso del calo delle residenze, è da decenni infatti che tale fenomeno affligge l’Appennino. Tante però le iniziative per contrastare lo spopolamento: a partire dalla promozione del turismo

Anche a Polinago si gioca sui servizi, la partita per la sopravvivenza demografica di un territorio che ha il fascino dell’incontaminato, ma che anche nell’anno trascorso, malgrado gli sforzi dell’amministrazione ha registrato un leggero esodo. È il male endemico dell’Appennino, lo spopolamento, piaga che si combatte da molti anni e su più fronti, ma che ha il suo centro nelle possibilità di lavoro che il territorio può offrire alle giovani famiglie. È poi il turismo, il principale volano a cui affidarsi sul breve termine: infatti l’estate si anima e permette una vitalità del territorio, sconosciuta in altri periodi dell’anno, come sottolinea il Sindaco, che indica l’elemento boschivo come punto di forza del territorio di Polinago. Non solo turismo però nella progettualità delle istituzioni locali: sul lungo termine sarà necessario strutturare un piano d’intervento sulla viabilità che permetta una più agevole mobilità dei trasporti, cruciale per l’economia del luogo e forte elemento d’incentivo per le imprese ad investire nel territorio. Indispensabile l’azione congiunta con le altre istituzioni locali nell’elaborazione di progetti comuni, a partire dai comuni limitrofi a salire fino alle istituzioni superiori, secondo il principio di sussidiarietà, che prescrive il coordinamento di tutti gli attori istituzionali a partire dal più vicino al territorio, fino a quelli gerarchicamente più elevati, obbligati ad assistere le istituzioni territoriali negli ambiti in cui esse non possono dare risposte autonome.

Nel video l’intervista a Gian Domenico Tomei, Sindaco Polinago