Dopo le proteste dei cittadini sui cattivi odori delle Fonderie di via Zarlati e i numerosi dubbi espressi sul loro trasferimento, l’azienda risponde con una nota scritta. L’accordo per la delocalizzazione entro il 2022, scrive, verrà rispettato

Le Fonderie Cooperative di Modena di via Zarlati rispetteranno l’accordo sul trasferimento entro il 2022. Questa la risposta della proprietà dell’azienda alle perplessità più volte espresse dal comitato cittadino Respiriamo Aria Pulita in merito alla delocalizzazione degli impianti. L’ultima ha avuto luogo mercoledì scorso, quando il comitato ha peraltro annunciato un nuovo esposto contro gli odori a fronte delle 2500 firme raccolte per eliminarli in tempi brevi. Nella loro replica, le Fonderie Cooperative hanno voluto sottolineare come le valutazioni sull’impatto ambientale possano riferirsi “solo a dati oggettivi, forniti dagli enti pubblici quali Arpae e Asl”. E in merito l’azienda continua: “Tali dati confermano, a più riprese, che le emissioni sono ampiamente sotto i limiti di legge e che la qualità dell’aria rilevata dalla postazione fissa, in prossimità della fonderia, è sempre risultata in linea con le altre postazioni di rilevazione”. Le Fonderie rispondono ancora dicendo di aver investito per un miglioramento ambientale e in sistemi di controllo oltre un milione e 500mila euro e di stare sviluppando insieme a Unimore e Cnr, nuovi processi di abbattimento e controllo in continuo delle emissioni.