Tragico incendio nella notte nella sede della Polizia Municipale di Mirandola. Il bilancio è di due morti, tre feriti gravi e venti intossicati tra cui sei bambini. Il fuoco è stato appiccato da un giovane straniero, arrestato a cento metri di distanza dalla palazzina data alle fiamme

Due morti, tre feriti gravi e venti intossicati, questo è il tragico bilancio del rogo di origine dolosa appiccato questa notte intorno alle 2.40 nella sede della Polizia Municipale di Mirandola. Il responsabile, arrestato, è un giovane straniero di origine nordafricana, irregolare senza fissa dimora, individuato e tratto in arresto dai Carabinieri di Carpi ad un centinaio di metri di distanza dalla palazzina data alle fiamme. Aveva con sé un accendino ed indossava un berretto della polizia municipale ed un giubbotto antiproiettile appena rubato dal comando insieme a due trofei d’argento. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri il giovane ha forzato la porta del comando dopo aver fatto irruzione nella sede del comando di Mirandola, avrebbe accatastato delle carte e appiccato il fuoco. I rumori generati hanno allarmato i residenti del piano di sopra che si sono affacciati alla finestra e lo hanno visto uscire. Da qui immediato l’allarme ai Carabinieri che lo hanno individuato, bloccato ed arrestato in flagranza di reato. Sul posto per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area sono intervenute diverse squadre dei Vigili del Fuoco, i sanitari del 118 e le Forze dell’Ordine. Le alte fiamme e il denso fumo generato dall’enorme rogo di carta nel giro di pochi minuti hanno invaso gli uffici della Municipale posti al piano terra e si sono estesi ai piani superiori dell’edificio dove ci sono alcune abitazioni private. Diverse le persone raggiunte dal fumo mentre stavano dormendo. Due donne hanno perso la vita perché soffocate nel sonno dall’esalazioni di fumo: sono Marta Goldoni, un’anziana italiana di 86 anni, e la sua badante di 74 anni, Yaroslava Kryvoruchko, entrambe residenti in un appartamento vicino ai locali andati in fiamme. Tre persone sono rimaste gravemente ferite, tra cui il marito della 86enne deceduta, attualmente ricoverato in camera iperbarica a Fidenza, e altre 20 persone sono rimaste intossicate tra cui sei bambini.

Nel video l’intervista a:
– Leonardo Valentini, Comandante della Polizia Municipale Mirandola
– Emanuele Catone, Caposquadra San Felice