Rimangono gravi le condizioni della donna accoltellata dal fratello ieri a Villanova e si temono gli effetti dell’arresto cardiaco verificato dai sanitari al momento del soccorso dopo l’efferato tentativo di omicidio

È ancora in prognosi riservata Francesca Rizzello, la 36enne che ieri è stata pugnalata dal fratello Cosimo nella casa di Villanova dove lui abita con la madre disabile. Almeno sette i fendenti, inferti probabilmente con un coltello da cucina al collo, alla schiena e al petto. La donna, trovata in condizioni disperate, è stata rianimata sul posto e trasportata d’urgenza all’ospedale civile di Baggiovara, dove è stata sottoposta a intervento chirurgico. Dopo l’operazione salvavita, si temono ora gli effetti dell’arresto cardiaco verificato dai sanitari al momento del soccorso. Intanto, il fratello Cosimo Damiano alla caserma dei carabinieri, ha confessato. Si è recato dai militari da solo, dove ha ammesso ciò che aveva fatto, mentre è stato un vicino di casa, allarmato dalle urla della madre anziana, a chiamare i soccorsi. La famiglia Rizzello, originaria di Avetrana, è numerosa: 13 fratelli e sorelle nati da due madri diverse, alcuni di loro si sono trasferiti nel modenese, come Francesca e Cosimo. E proprio lui, Cosimo, conosciuto come “Mimmo”, ha alle spalle un passato costellato di reati, tossicodipendenza e problemi psichiatrici, motivo per cui era già stato seguito nella casa di cura di Villa Igea e dal Csm. Disoccupato, da poco tempo, appena un anno, si era trasferito insieme alla madre nell’appartamento al piano terra di via Bolognese, a Villanova. Qui Francesca, di professione estetista, veniva a trovare l’anziana donna quasi ogni mattina. Ancora è poco chiaro cos’abbia scatenato il litigio tra i fratelli poi sfociato nella terribile aggressione. Sembra che Cosimo, insoddisfatto della fine di una storia sentimentale e da poco allontanato dalla figlia piccola, abbia accusato la sorella di esserne la responsabile.