Nella marcia di avvicinamento alla sfida decisiva di sabato col Crotone il Carpi nel ritiro di Carpineto lavora su due fronti: migliorare la difesa e ritrovare i gol degli attaccanti

Per centrare una rimonta che assomiglia sempre più a un miracolo il Carpi, nelle ultime 9 gare, deve essere perfetto, come non lo è mai stato in questa travagliata stagione. Per questo nel ritiro di Carpineto, dove la squadra sta lavorando da lunedì al ritmo di due sedute al giorno, mister Castori si sta concentrando su due fronti: migliorare il rendimento disastroso della sua difesa, la più battuta della B, e ritrovare i gol dei suoi attaccanti, che in quattro ne hanno segnati appena 4 su azione in tutto il campionato. La fase difensiva è quella che anche a Palermo ha lasciato più a desiderare. I buchi sui primi due gol dei siciliani dicono che si tratta soprattutto di un problema di testa e per avere qualche speranza di arrivare almeno ai playout l’imperativo è di ritrovare un po’ di solidità. In 27 gare il Carpi ha incassato ben 49 reti, alla media di oltre 1,8 a gara, dato che non lascia spaio a interpretazioni. Nelle ultime 15 gare, dal successo di novembre per 1-0 a Padova, la porta di Colombi e Piscitelli è sempre stata bucata, altro dato che spiega la posizione in classifica di Poli e compagni. E poi ci sono gli attaccanti. Se infatti il Carpi non è il peggior attacco del campionato, visto che Cosenza e Cremonese hanno segnato di meno, i suoi uomini d’attacco fin qui hanno tutti deluso. Arrighini non segna su azione addirittura da settembre, Vano è fermo al gol di dicembre alla Salernitana, Marsura ha timbrato solo una volta e Cisse, ancora ai box, è a secco fra Verona e Carpi. Senza i loro gol la salvezza resterà solo un miraggio.