I Carabinieri della Compagnia di Carpi hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di sette persone, tutte residenti nella Città dei Pio. Cinque di loro sono accusate di avere introdotto illegalmente clandestini in città e due per possesso di armi irregolari e cocaina. In manette anche il proprietario di un bar di Carpi

Sgominata una associazione criminale che introduceva clandestini in Italia e nel resto d’Europa. Alle prime luci dell’alba i Carabinieri della Compagnia di Carpi hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dalla Procura della Repubblica di Bologna, nei confronti di sette persone, tutte residenti a Carpi. Cinque di loro sono accusate di aver costituito l’associazione a delinquere finalizzata a trasferire illegalmente cittadini stranieri nel territorio dello Stato Italiano e nel resto dell’Europa dietro il pagamento di una somma, che oscillava tra i tremila e i cinquemila euro a persona. Mentre altre due persone sono state arrestate per possesso di armi clandestine e cocaina. Tra gli arrestati, il 45enne italiano proprietario di un bar di Carpi, ritenuto uno dei capi ed uno degli organizzatori materiali dei viaggi, ma anche un 39enne turco, promotore dell’associazione e beneficiario diretto degli illeciti profitti che si occupava di reclutare gli irregolari da trasportare, dare direttive agli autisti e agli accompagnatori per i viaggi, fissare le tariffe per le persone trasportate e munire i migranti di documenti falsificati. Il gruppo, costituito da quattro italiani e due turchi, avrebbe organizzato almeno una dozzina di viaggi. La maggior parte dei migranti veniva ‘agganciata’ tramite contatti diretti con connazionali e raccolta prevalentemente intorno al valico greco di Kakavia, per poi, poco prima del viaggio, essere concentrata in abitazioni adattate a dormitori di fortuna nei pressi del porto turistico di Atene o di Igoumenitsa, a ridosso del confine albanese. Uno dei prossimi ‘viaggi’ in programma era il trasporto di circa trenta migranti con un peschereccio ormeggiato a Trebisacce a Cosenza. Le indagini condotte dai militari di Carpi hanno preso inizio nell’agosto scorso e oggi il blitz dei Carabinieri per la cattura e per le numerose perquisizioni ha visto il dispiegamento di oltre quaranta Carabinieri e degli elicotteri del Nucleo Carabinieri di Forlì.