Il Carpi da ieri sera è in ritiro permanente a Carpineti, sull’Appennino reggiano, per preparare le ultime 9 gare di campionato: una decisione dura della società dopo la sconfitta di Palermo

La pesante sconfitta di Palermo, condita dai due rossi nel finale a Pasciuti e Kresic quando i siciliani sembravano alle corde, ha lasciato il segno e da ieri è scattato per il Carpi un ritiro a tempo indeterminato. A ordinarlo il patron Stefano Bonacini, deluso dall’atteggiamento in campo e fuori da parte di alcuni suoi giocatori. Ieri sera alle 17 il Carpi ha raggiunto in pullman Carpineti, sull’Appennino reggiano, dove la squadra biancorossa già in mattinata ha cominciato ad allenarsi. Nel fine settimana non ci sono impegni ufficiali, visto che A e B sono ferme per lasciare spazio alle nazionali, ma il Carpi sfrutterà questi 15 giorni per preparare la sfida di sabato 30 col Crotone, un’autentica ultima spiaggia per poter restare ancora agganciati al treno salvezza. Il quartier generale sarà il Residence Matilde, a pochi metri dal campo sportivo di Carpineti, e al momento non è prevista una data di fine ritiro. Solo il campo, le prestazioni e i punti che i biancorossi conquisteranno, potranno cambiare quello che al momento è un provvedimento a tempo indeterminato, che nella peggiore delle ipotesi potrebbe durare anche fino al 30 giugno, data di chiusura dell’attività. Oltre ai due folli rossi che sono costati la sconfitta a Palermo, la società ha voluto così dare un segnale forte anche dopo gli episodi accaduti fuori dal campo che hanno visto coinvolti alcuni giocatori in una rissa avvenuta in un bar cittadino mercoledì scorso.