La massima carica dello Stato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha presenziato alla sessione inaugurale del 17esimo Convegno Internazionale dedicato alla memoria di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse. Anche se non era previsto, il Capo dello Stato ha voluto prendere la parola

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato nella nostra città per ricordare Marco Biagi. Ospite del convegno che ogni anno l’Università di Modena e Reggio Emilia dedica al giuslavorista ucciso il 19 marzo 2002 per mano delle Brigate Rosse, il Capo dello Stato questa mattina ha presenziato insieme alle autorità civili, militari e religiose nella sede della Fondazione Marco Biagi. Già Napolitano, prima di Mattarella, aveva voluto essere presente a questo importante evento internazionale. Arrivato verso le 10, il Capo dello Stato si è intrattenuto in un colloquio privato con Marina Orlandi e Lorenzo Biagi, moglie e figlio di Marco, prima di entrare nell’auditorium accompagnato dagli applausi.
A diciassette anni dalla sua morte, il ricordo del professore dell’università di Modena rimane più vivo che mai e, con la lucidità e la passione per lo studio che lo caratterizzavano, il 17esimo convegno dal titolo “La dimensione collettiva delle relazioni di lavoro. Sfide organizzative e regolative nel mondo del lavoro in trasformazione” ha radunato da tutta Europa le menti più brillanti del settore. Al termine delle relazioni, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha rotto il cerimoniale con un intervento non previsto. In particolare il Presidente ha sottolineato l’attualità del tema proposto e ricordato l’importanza ricoperta dalle rappresentanze sociali e dai corpi intermedi. È infatti in essi che i cittadini si riconoscono e anche in condizioni di grandi mutamenti come quelli di oggi, rappresentano un indicatore di salute del tessuto democratico del nostro Paese.