Si potrebbe aprire un processo in Corte d’Assise per Raffaele Esposito il cuoco di Savignano sul Panaro accusato dell’omicidio della prostituta rumena, il cui cadavere è stato trovato carbonizzato tra le campagne di San Donnino. Si sono concluse le indagini preliminari

Si sono chiuse le indagini preliminari sull’omicidio della prostituta rumena Nicoleta Neata Vasilica, uccisa a bastonate e poi gettata e data alle fiamme tra le campagne di San Donnino. Dopo circa 4 mesi di indagini serrate Raffaele Esposito, il cuoco di Savignano sul Panaro tratto in arresto perché accusato del suo omicidio, potrebbe rischiare un processo in corte d’Assise. Esposito è stato considerato un soggetto pericoloso e caratterizzato da un profondo odio verso il genere femminile. Secondo le prove raccolte a suo carico nell’arco di appena dieci giorni, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, potrebbe aver commesso tre efferati delitti: in ordine temporale l’aggressione fisica a Zocca ai danni di una conoscente, l’omicidio della lucciola e un tentato sequestro di persona a Savignano sul Panaro, ai danni di una giovane ragazza di 18 anni. Per quanto riguarda l’omicidio fin da subito si era proclamato innocente, dichiarando però di aver assistito all’uccisione della donna per mano di due uomini stranieri che poi avrebbero caricato il suo corpo senza vita sulla macchina di Esposito. Ed è proprio su questa ricostruzione che punta la difesa del cuoco che nei giorni scorsi ha anche chiesto una perizia psichiatrica sul suo assistito.