La mafia nigeriana a Modena è radicata dagli anni 90 e oggi si è rafforzata attraverso il business dell’immigrazione clandestina. Il tema è stato al centro di un convegno organizzato da Fratelli d’Italia. Ospite il Criminologo Alessandro Meluzzi

Presente a Modena dagli ’90, oggi è capace di soppiantare la criminalità organizzata italiana nel business della droga, della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. E’ la mafia nigeriana che ha trovato nei grandi flussi migratori degli ultimi anni, dove la componente nigeriana è fortissima, sia un motivo di business diretto attraverso il racket dei viaggi della speranza, sia indiretto, arruolando anche a Modena, grandi quantità di migranti, spesso disperati ma anche avviati nelle strutture di accoglienza. Una criminalità organizzata in modo verticistico e piramidale che si caratterizza per la propria efferatezza in tutti gli ambiti in cui agisce. Aspetti esaminati questa mattina nel convegno dedicato proprio alla mafia nigeriana organizzato a Modena da Fratelli d’Italia. Ospite del convegno Alessandro Meluzzi, criminologo, studioso della criminalità nigeriana che si distingue per la capacità di incidere, con la propria etnia, nel tasso di incidenza criminale connessa alla migrazione con un tasso 46 volte superiore rispetto a quello della criminalità italiana, nei vari settori della criminalità. 

Nel servizio le interviste a:
– Michele Barcaiuolo, Referente Fratelli d’Italia Emilia-Romagna
– Alessandro Meluzzi, Criminologo