Sembrano emergere nuovi dettagli in merito all’omicidio dell’imprenditore casertano Raffaele Cavaliere ucciso a colpi di cutter lo scorso giugno a Gaggio di Castelfranco. Secondo la difesa del presunto assassino potrebbero essere coinvolte più persone

Raffaele Cavaliere, potrebbe essere stato assassinato da più persone e non nel luogo del ritrovamento del cadavere. Dalla perizia medica è emerso che l’imprenditore casertano, ucciso nel giugno scorso a Gaggio di Castelfranco con 50 colpi di cutter inferti in ogni parte del corpo, sia stato assassinato mentre si trovava seduto da qualcuno che era alla sua sinistra, e dunque presumibilmente da un mancino, per poi essere abbandonato a bordo della sua auto all’angolo tra via Mavora e via Emilia. Nel corso delle indagini è stato individuato come presunto assassino il 50enne Pietro Ragazzo, socio in affari della vittima. L’uomo si è sempre dichiarato innocente e si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia avvenuto dopo il suo l’arresto. Secondo la difesa del presunto assassino la perizia medica dimostra il coinvolgimento di altre persone. La vittima, come da perizia, pesava 112 chili mentre Ragazzo risulterebbe più esile. Secondo i consulenti non ci sarebbe stata una colluttazione e sembra che la vittima non aveva assunto farmaci tali da interferire sui suoi riflessi. Pietro Ragazzo verrà nuovamente interrogato venerdì mattina davanti al pm al fine di far venire a galla ulteriori dettagli sull’omicidio di Raffaele Cavaliere