Uscito da pochi giorni dal carcere, un uomo di 66 anni che minacciava il suicidio, è stato salvato dai Carabinieri di Carpi che attraverso il telefono cellulare ed una lunga conversazione lo hanno individuato e raggiunto

Quaranta interminabili minuti di sangue freddo e professionalità quelli che hanno tenuto impegnato al telefono un operatore della centrale operativa dei Carabinieri di Carpi. Dall’altra parte della linea un uomo di 66 anni, di Ravarino, da pochi giorni uscito dal carcere il 5 dicembre scorso dopo avere scontato una condanna per maltrattamenti in famiglia. Questa mattina, poco prima delle 9, ha chiamato in Caserma dichiarando di essere disperato. L’ex moglie rumena, vittima della violenza che gli è costata il carcere, ha fatto ritorno a Bucarest con il figlio minore. L’uomo dichiara di avere perso tutto e di non avere la forze di ricominciare a vivere, e di volere farla finita. Gettandosi sotto un treno. Capita immediatamente l’entità della minaccia, da subito i Carabinieri avviano le operazioni di localizzazione del cellulare dell’uomo sempre più precise mano a mano che la conversazione continuava. Incrociando i dati delle ferrovia e l’area di campagna dove il 66 enne diceva di trovarsi, i militari si sono spostati in zona, in costane collegamento con la centrale dove l’operatore al telefono continuava ad intrattenere la conversazione con il potenziale suicida. Fino all’arrivo delle gazzelle che lo hanno individuato. A fianco delle rotaie del treno. L’uomo, indebolito infreddolito dal lungo tempo trascorso fuori, è stato accolto in caserma e poi accompagnato all’ospedale per accertamenti. Del caso sono stati interessati i locali servizi sociali