Il patron del Carpi Stefano Bonacini è stato ieri sera il grande protagonista dell’ultima puntata dell’anno di Sport Qui, toccando vari argomenti, dall’ attualità, al mercato fino al futuro del club biancorosso

La salvezza in B del suo Carpi come uno scudetto. Stefano Bonacini ci crede e lo ha ribadito anche ieri sera, ospite dell’ultima puntata dell’anno di Sport Qui. Sommerso da oltre 150 messaggi arrivati da casa e da una decina di telefonate, l’amministratore delegato del Carpi in un due ore ha toccato un po’ tutti gli argomenti caldi. In mattinata era stato a Roma al Consiglio di Lega della B per mettere a punto il piano in vista delle decisioni della Figc sul format dei campionati. I presidenti cadetti, ha rivelato, chiedono di fermare a 3 le retrocessioni, ma la C spinge per averne una quarta. Bonacini ha poi parlato dell’attualità e del successo sulla Salernitana, ribadendo come la salvezza, a cui crede fortemente, sarebbe come vincere uno scudetto per il suo Carpi. Incalzato dalle domande giunte via sms e dai tanti messaggi di apprezzamento arrivati anche da tifosi di Modena e Sassuolo, ha spiegato i motivi del mancato riscatto di Melchiorri, dipeso dal mancato introito della cessione di Mbakogu al Leeds, ha ribadito come per una società piccola come il Carpi, che di gestione perde dai 3 ai 4 milioni di euro l’anno per fare la B, le plusvalenze siano l’unica àncora di salvezza per continuare a fare calcio e ad avere i conti in ordine. Ha annunciato il rinnovo già definito per Concas di 2 anni e quello imminente identico per Pasciuti, ha rivelato l’interesse di due club di A per Sabbione e l’impossibilità a gennaio di riprendere Lollo e Mbakogu e poi ha risposto con la solita ironia tagliente agli ex Borriello, De Guzman e Blanchard che in questi mesi avevano attaccato il Carpi. E a chi gli ha chiesto cosa farebbe in casa di retrocessione ha risposto con un “vedremo” che lascia aperto a tutte le ipotesi, anche quella di un addio dopo 10 anni di Carpi.