L’aumento dei controlli di Polizia nell’area della città compresa tra R-Nord, Parco XXII aprile e viale Gramsci, accresce la percezione di sicurezza, ma i problemi rimangono. E diversi commercianti della zona chiedono un presidio

Sono più di 550 le persone, comuni cittadini residenti e commercianti che vivono o lavorano nell’area compresa nel triangolo l’R-nord via Attiraglio e viale Gramsci, da più di un anno al centro di un’attenzione straordinaria da parte delle forze di polizia a causa dello spaccio, che gli scorsi mesi hanno firmato per sottolineare, oltre alla situazione, l’importanza di un presidio fisso delle forze dell’ordine. Uno strumento necessario anche per i diversi esercenti stranieri della zona che da anni in quest’area della città  lavorano onestamente e che subiscono i problemi legati alla presenza di spacciatori ed irregolari. Dalla sarta di origine cinese che da anni funge da presidio fisso all’Erre nord, al macellaio nord africano che da un anno e mezzo gestisce una macelleria nella parte sud di viale Gramsci, con clienti italiani e stranieri che ne apprezzano la qualità dei prodotti ed il servizio ma che ogni giorno deve convivere con la strafottenza di chi, sotto quel portico gestisce i propri traffici anche alla luce del giorno. Nessuno qui mette in discussione la presenza massiccia delle forze dell’ordine il cui operato si scontra però troppo spesso con una legislazione che consente di rivedere per strada gli stessi spacciatori irregolari arrestati magari due giorni prima, ma è chiara la consapevolezza dell’abilità con cui i puscher, organizzati anche in vedette, riescono a nascondersi al passaggio delle pattuglie. Da qui la richiesta di un presidio fisso.

Nel video l’intervista a Said, Commerciante Viale Gramsci