La Procura della Repubblica di Modena ha notificato il sequestro dell’auto di un 40 enne, residente a Reggio Emilia. L’uomo era stato denunciato nei mesi scorsi per il reato di atti osceni in luogo pubblico in quanto identificato come l’autore di un episodio di esibizionismo avvenuto accanto all’oratorio parrocchiale di Campogalliano

Non avrà e non potrà più utilizzare la sua Fiat Punto con la quale il 13 settembre scorso aveva avvicinato, con la scusa di chiedere una informazione, alcuni ragazzini all’uscita dell’oratorio di Campogalliano. L’intento del 40 enne residente a Reggio Emilia, con alcuni precedenti per detenzione di materiale pedopornografico era riuscito ad andare a segno. Aveva abbassato il finestrino e togliendo una coperta che gli nascondeva gambe le parti intime si era esibito una volta che una ragazzina di 15 anni si era avvicinata. Pur scossa dopo il gesto osceno la ragazzina non aveva denunciato. Lo ha fatto con prontezza un mese più tardi quando l’uomo, con la stessa auto era tornato sul posto. In quel caso non ha fatto in tempo ad avvicinarsi. La quindicenne riconoscendo il mezzo lo ha evitato ma annotandosi il numero di targa e denunciando la presenza. Una presenza che se in quel caso non costituiva reato ricollegava al primo episodio di un mese prima. Da qui la denuncia di atti osceni in luogo pubblico aggravati dall’essere commessi alla presenza di minori ed in luoghi sensibili, e la richiesta del Pubblico Ministero di sequestrare l’auto. Una richiesta da subito negata dal GIP convinto che il messo non fosse determinante nella commissione del reato. Motivazione di fatto ribaltata dal tribunale del riesame che il ricorso del PM contrario al rigetto della richiesta, ha disposto il sequestro del mezzo giudicandolo strumentale all’esecuzione dei reati. Provvedimento notificato nelle scorse ore. Determinante nel provvedimento la reazione della quindicenne che si è allontanata annotandosi il numero di targa. Una reazione importante che è stata sottolineata nella sua efficacia questa mattina dal Procuratore capo della Repubblica.

Nel video l’intervista a Lucia Musti, Procuratore Capo della Repubblica