Hanno 19 e 26 anni i due giovani tunisini arrestati questa notte dai Carabinieri di Carpi. I giovani sono finiti in manette per aver derubato e aggredito, a pugni e a testate, due donne che stavano rincasando. Potrebbero essere gli stessi autori di altre aggressioni e rapine simili commesse in città

Hanno colpito al volto con pugni e testate due donne finite all’ospedale con diverse contusioni per rubare loro contanti cellulari e tutti i beni contenuti nelle loro borsette. Poi sono andati al pub a tentare di piazzare la merce rubata o a barattarla in cambio di droga. E’ qui che i Carabinieri di Carpi, guidati dal Comandante Alessandro Iacovelli li hanno trovati aiutati anche dall’applicazione per la ricerca dei cellulari smarriti installata su uno dei dispositivi rubati. Dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso. Per i precedenti legati sono finiti direttamente in carcere, senza attenuanti. Il tutto inizia poco dopo mezzanotte. A Bordo di un motorino con due caschi integrali che coprono il volto i due iniziano la loro scorribanda criminale. In via Pezzana, notano una donna di 26 anni che sta parcheggiando l’auto sta rientrando in casa dopo una notte trascorsa dai genitori. Uno rimane sul motorino acceso l’altro si avvicina a piedi. Appena la donna scende dall’auto viene colpita con un pugno e una testata che le provoca contusiooni. Cade a terra il giovane prende la borsa con soldi e cellulare raggiunge il complice sul motorino e si da alla fuga. Stessa scena in via Deledda. Affiancano una donna sola in macchina, la seguono fino al parcheggio di casa sua, senza farsi notare. Anche lei viene aggredita con una testata che le provoca a ferite al naso e al labbro. I due si impossessano di contanti e due cellulari tra questi un Iphone di ultima generazione, che i carabinieri, già allertati, utilizzano con l’applicazione di ricerca per individuare i due che si stanno concedendo una bevuta al pub delle piscine. I Carabinieri entrano e li bloccano. Uno di loro, il più giovane ha alle spalle diversi precedenti per furto, tra cui anche quello di alcuni computer all’interno dell’istituto Sacro Cuore. Residenti a Carpi da anni con le rispettive famiglie tunisine, integrate in città, i due potrebbero essere legati ad altri violente aggressioni registrate negli ultimi mesi

Nel video l’intervista ad Alessandro Iacovelli, comandante della Compagnia Carabinieri di Carpi